L'Algoritmo
per l'apprendimento della matematica
per l'apprendimento della matematica
“L’Algoritmo” è una proposta per lo studio della matematica rivolta agli studenti, dalle elementari al liceo.
Parto dalle caratteristiche dello studente andando ad individuare i meccanismi di esecuzione di un tema matematico e agisco in modo mirato.
Per ciascuno può essere tracciato un percorso di apprendimento che faccia leva sulle capacità individuali o le nozioni già apprese.
Penso a tutti gli studenti, a quelli già capaci che vogliono migliorare, a quelli che non hanno difficoltà con la materia ma sono impegnati nello sport o nella musica. Tutti mirano ad ottimizzare il proprio lavoro in modo da renderlo efficace e preciso in breve tempo.
L'impostazione dell'Algoritmo ha molta più evidenza nei ragazzi che hanno disturbi specifici dell’apprendimento, conosciuti con l’acronimo DSA, che presentano disturbi dell'apprendimento non verbale, DANV, o ancora ADHD, che manifestano fragilità nella memoria di lavoro e nelle funzioni esecutive.
La figura della SEM, Specialista in Esecuzione Matematica, nasce dall'esigenza di fornire un supporto qualificato e specialistico nei percorsi di apprendimento della matematica, con particolare attenzione alle funzioni esecutive coinvolte nei processi cognitivi degli studenti.
La SEM si occupa di analizzare, potenziare e accompagnare le funzioni esecutive che sono alla base dell’apprendimento matematico: memoria di lavoro, attenzione, pianificazione, flessibilità cognitiva, controllo inibitorio e monitoraggio. Il suo intervento si basa su un approccio didattico strutturato, visivo e metacognitivo.
Conoscenza approfondita dei processi cognitivi ed esecutivi implicati nella risoluzione di compiti matematici
Abilità nel riconoscere gli ostacoli cognitivi e nell’analisi qualitativa degli errori
Capacità di progettare materiali e strategie didattiche adatte a studenti con profili diversi (DSA, ADHD, DANV ecc.)
Esperienza nell’uso di strumenti visivi, simbolici e concreti per facilitare la comprensione
Padronanza dei contenuti matematici scolastici e della loro progressione evolutiva
La SEM, Specialista in Esecuzione Matematica, è una figura professionale che unisce solide basi matematiche a una profonda conoscenza dei processi cognitivi ed esecutivi coinvolti nell’apprendimento.
Non si tratta soltanto di “insegnare matematica”, ma di accompagnare lo studente nel modo in cui la costruisce, passo dopo passo.
Una SEM conosce da vicino i meccanismi dell’attenzione, della memoria di lavoro, dell’inibizione e della pianificazione, e sa riconoscere quando una difficoltà nasce non dalla matematica in sé, ma da un ostacolo cognitivo che interferisce con l’esecuzione. Per questo analizza gli errori in profondità, leggendo dietro ai numeri e ai procedimenti per comprendere davvero il tipo di fatica che lo studente sta affrontando.
A partire da questa osservazione attenta, la SEM progetta percorsi didattici mirati e materiali costruiti su misura, in grado di rispondere a profili diversi – che si tratti di studenti con DSA, ADHD, DANV o semplicemente di bambini e ragazzi che hanno bisogno di un approccio più visivo, strutturato o concreto per comprendere.
L’uso integrato di strumenti visivi, simbolici e manipolativi è centrale in questo ruolo: immagini, modelli, schemi, rappresentazioni geometriche e oggetti fisici diventano ponti per trasformare concetti astratti in conoscenze stabili e utilizzabili.
Infine, una SEM padroneggia la matematica scolastica e ne conosce la progressione evolutiva, dai primi concetti numerici alle strutture più complesse, garantendo un accompagnamento che rispetta i tempi cognitivi dello studente e al tempo stesso costruisce fondamenta solide per i livelli successivi.
Analisi funzionale delle difficoltà
Uso intenzionale di materiali visivi e graduali
Strutturazione del compito e dei passaggi risolutivi
Sostegno alla metacognizione e all’autonomia dello studente
La SEM interviene con un approccio strutturato e profondamente attento ai processi mentali dello studente.
Il punto di partenza è sempre un’analisi funzionale delle difficoltà: non basta osservare l’errore, occorre capire perché si verifica e quali funzioni cognitive sono coinvolte. Questo permette di individuare ciò che realmente ostacola l’apprendimento e di progettare un intervento preciso ed efficace.
Il percorso si fonda poi sull’uso intenzionale di materiali visivi, concreti e progressivi: immagini, schemi, modelli e rappresentazioni che aiutino lo studente a costruire la comprensione passo dopo passo, rendendo visibile ciò che altrimenti resterebbe astratto.
Grande attenzione è posta alla strutturazione del compito e dei passaggi risolutivi. La SEM guida il ragazzo nel sequenziare le operazioni, organizzare i dati, scegliere le strategie e verificare il risultato, trasformando la matematica in un processo chiaro, ordinato e ripetibile.
Infine, un elemento centrale è il sostegno alla metacognizione e all’autonomia: l’obiettivo non è solo “fare i compiti”, ma aiutare lo studente a capire come funziona la propria mente, imparare a scegliere gli strumenti adatti e diventare indipendente nelle situazioni nuove.
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Una breve descrizione dei vari disturbi dell'apprendimento che impattano nello studio della matematica ...
prima di accedere all'Algoritmo
I Disturbi dell’Apprendimento riguardano ragazzi con un quoziente intellettivo nella norma o talvolta anche superiore che manifestano fragilità più o meno gravi in uno o più settori dell’apprendimento.
Sono i Disturbi Specifici dell’Apprendimento, i DSA, quali dislessia, disortografia, disgrafia, discalculia, il Disturbo dell’Apprendimento Non Verbale, DANV, conosciuto anche come Disturbo dell’area visuo spaziale, e l’ADHD, il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività.
Possono comparire spesso insieme e proprio per questo si parla di Comorbidità.
Negli ultimi anni si sono fatti passi da gigante nell'ambito della diagnosi.
Il sistema scolastico è sempre più in grado di sostenere gli studenti che presentano questi disturbi ma c’è ancora molto lavoro da fare.
I nostri giovani sono costretti a confrontarsi con programmi didattici sempre più complessi e con il procedere degli anni devono essere aiutati agendo con strategie individuali che sostengono il loro percorso di apprendimento.
Sono stati individuati alcuni strumenti compensativi in grado di facilitare l’apprendimento e misure dispensative che sono permesse dai docenti e dagli istituti secondo specifiche direttive.
Il Tutor dell’Apprendimento è in grado di sostenere gli studenti nel loro percorso.
Io mi occupo principalmente di matematica, sostenendo i ragazzi con diversi tipi di problemi, dalla difficoltà nella lettura del numero alla mancata valutazione della numerosità, dall'apprendimento dei fatti numerici alle difficoltà di incolonnamento, dall’organizzazione dello schema risolutivo alla gestione dei tempi e modalità di studio.
In questo percorso tengo in considerazione le Funzioni Esecutive con particolare attenzione alla Memoria di Lavoro.
Per questi ragazzi è utile avere una valutazione dettagliata dei disturbi, una sorta di mappa all’interno della quale il tutor è in grado di muoversi per favorire l’uso delle competenze e aggirare le mancanze. Questo è un lavoro che richiede tempo, costanza, pazienza e impegno.
La diagnosi non è una scorciatoia per accedere ai mezzi compensativi o per concedere misure dispensative e non è nemmeno un’etichetta con la quale temere di essere marchiati.
La diagnosi è il primo passo per aiutare lo studente che a quel punto dovrà mostrare volontà e capacità.
Il tutor non è un medico e quindi non può fare diagnosi ma deve essere in grado di leggere una diagnosi proprio per orientare in modo costruttivo l’apprendimento.
Il tutor non è un insegnante costretto a seguire un programma, anche se deve comunque conoscerlo in modo approfondito e poterlo gestire al meglio. Il suo lavoro consiste principalmente nel rendere autonomo lo studente affinché con il tempo possa essere indipendente nel seguire il programma di lavoro basandosi su una strategia personale ed efficace.
Perché ho scelto come nome "l’Algoritmo"?
Perché il meccanismo con cui lo studente apprende una materia come la matematica è tanto complesso quanto il più sofisticato degli strumenti.
Quindi è necessario da parte di chi insegna conoscere a fondo le attitudini della persona, le sue difficoltà o i disturbi che presenta nello studio, saper spiegare la materia che si vuole condividere in molti modi differenti per avere l'approccio più adatto al fine di superare al meglio le prove scolastiche.
Ma lo stesso meccanismo di apprendimento è altrettanto semplice quanto gli input di cui necessita e gli output che restituisce.
Infatti dando attenzione, cura, dedizione e gratificazioni otteniamo impegno, tenacia e risultati scolastici soddisfacenti.
Perché il cubo, perché questo simbolo?
Perché pur vedendo soltanto tre facce di una figura sappiamo che c'è ancora molto dietro, di nascosto. Vi sono altri colori ancora da vedere, conoscere e valutare. Altri spigoli e altre sfaccettature. Come in ogni individuo ci sono caratteristiche che si vedono immediatamente e altre che si scoprono con il tempo osservando da un'altra angolazione o da un'altra dimensione.