Conta che ti passa...non era così?

Portate pazienza ma io sono una che conta sempre.

Ho contato il numero di giorni che sono trascorsi dalla mia intervista TV: 2.

Il ventitreesimo giorno di luglio, il settimo mese del 2019.

Conosco anche il numero di minuti che ho passato in macchina in coda con la paura di non arrivare in tempo allo studio: 27...interminabili.

Ho ben presente il numero di interviste TV che ho fatto prima di questa: 0...tondo.

Ricordo il numero di posti auto liberi nel posteggio dello studio: 8...poco importante.

In macchina ho ancora 1 bustina di taralli aperta e non finita. Ne ho mangiati 5 prima di scendere dalla macchina perché ho sempre fame, sempre, sempre.

Sapevo benissimo il numero di capitoli del mio libro: 19...ma se me lo avessero chiesto in diretta non me lo sarei ricordato e per questo ne avevo una copia con me.

Il numero di persone che mi hanno accolta al mio arrivo? Facile, 1...una sorridente signorina di cui non conosco il nome, capelli corti e neri, bel sorriso, gentilissima.

Ma non potrò mai scrivere il numero di persone che hanno attraversato il corridoio prima che andassi nello studio. Chiacchieravo con la signorina dai capelli corti, ero distratta, ma questo lo sapete già.

Ricordo però il numero di ospiti della puntata: 2...io e Federico Iannaccone. 2 scrittori, 2 libri, 2 bicchieri d’acqua.

Ma le sedie erano 3: una, quella in mezzo, era del giornalista, Sacha Dalcol.

“Dieci” è il numero che ho sentito dire ad alta voce dal tecnico di regia in studio con noi. Contava i secondi che ci separavano dalla messa in onda.

“Cinque” e mi è sembrato a quel punto che il tecnico stesse gridando.

Il numero di minuti della puntata sono facili da leggere, basta collegarsi al link 

http://teleticino.ch/programmi/tg-estate/tg-estate-23-7-19-CG1459523

Per il numero di battiti del cuore io sorvolerei, tanto ormai sappiamo che sono sopravvissuta. 

Ricordo molto bene anche il numero di raccomandazioni che mi ha fatto Sacha Dalcol prima di andare in onda: 1...non picchiettare sul tavolo perché si sente tutto.

Ecco: immaginate un po’ quante volte ho picchiettato sul tavolo!

Primo giorno di scuola qui in Svizzera,  inizia settembre e iniziano le lezioni. 

E per mia figlia Emma e la sua amica del cuore Olly  l'anno nuovo comincia proprio ora, a settembre. Ne abbiamo parlato oggi mentre tornavamo a casa,  chiuse in quella scatola rosso arancione che io chiamo macchina.

Dicevamo: a dicembre si festeggia il Natale e dopo il Capodanno si aspetta l'Epifania, quindi si torna a scuola. ...Si torna a scuola, non si inizia la scuola.

Ecco la chiave per spiegare l'essenza vera del mese di settembre, quando tutto inizia. 

Adesso si fanno progetti,  si esprimono desideri, si pianifica il lavoro  e, come tutti sanno, chi ben comincia è a metà dell'opera.

E io ho iniziato proprio bene!

Il medico e psicoterapeuta dell'età evolutiva Alberto Pellai si è concesso una distrazione in estate e leggete cosa scrive in questi giorni del mio libro "Distratta dal vento"!!